Luana ha un sogno: lavorare con i bambini. Una passione che ha sempre avuto, prima ancora di diventare mamma a sua volta. Una passione che per lei, come per molti altri, per tanti anni è rimasta solo un’aspirazione. Un sogno.
Poi un giorno il destino decide per lei: l’azienda nella quale lavora chiude e lei deve decidere se cercare nuovamente un posto di lavoro oppure se assecondare la sua passione. Prende coraggio, rinuncia ad uno stipendio sicuro quale quello derivante da un nuovo impiego, frequenta un corso per ottenere l’abilitazione e, dopo tante fatiche riesce, finalmente, ad aprire il suo nido in famiglia.
Una piccola attività, che risponde alla necessità, sempre più sentita da parte dei genitori, di custodire all’interno di un’abitazione un numero limitato di bambini dai 0 ai 3 anni.
Con tanto entusiasmo Luana apre formalmente la sua attività. Ha paura, come tutte le persone che per la prima volta aprono un’impresa, però è abbastanza serena: siccome può ospitare un numero limitato di bambini, vuoi che sia così difficile trovarli? Probabilmente avrà problemi di abbondanza, pensa, e quindi, in futuro, occorrerà trovare una nuova struttura, organizzare corsi per attività diverse eccetera eccetera.
L’entusiasmo, insomma, batte l’insicurezza.
Luana pensa che il vecchio adagio secondo cui: “la pubblicità è l’anima del commercio” debba contenere per forza di cose una massiccia dose di verità. E allora realizza dei volantini ed inizia a distribuirli, personalmente, nei luoghi strategici della sua città. “Dove posso trovare i miei potenziali clienti?”, si domanda. E la risposta è: “studi pediatrici, consultori, scuole”.
Purtroppo, i volantini non ottengono risultati.
Luana non si perde d’animo e decide di investire una discreta cifra per farsi realizzare un sito web. Chi glielo realizza le assicura che sarebbe bastato a farle trovare i clienti per il suo nido.
E in effetti, nella fase successiva alla pubblicazione del sito qualche risultato arriva. Esiste solo un nido in famiglia, a Nichelino e anzi, il suo è l’unico asilo, pubblico o privato, piccolo o grande, che ha un sito web. Pertanto, chiunque digitasse: “Asilo Nido”, “Asilo a Nichelino” e altre parole simili veniva indirizzato verso il sito AsiloNidoNichelino.it.
Entusiasmo alle stelle nonostante poi la maggior parte delle persone che la contattavano erano alla ricerca di informazioni più che di un luogo in cui lasciare i propri bambini mentre loro erano al lavoro. Però era pur sempre qualcosa, e un paio di bambini-clienti sono finalmente approdati nell’abitazione-asilo di Luana.
Poi, da un giorno all’altro, e proprio nel periodo in cui i genitori devono fare le iscrizioni all’asilo per i loro bimbi, le chiamate si sono interrotte e, con esse, anche le richieste di informazioni, le visite e… i clienti per l’anno successivo!
Erano accadute due cose imprevedibili:
- Google aveva cambiato il suo algoritmo e, per questo, privilegiava i siti più importanti anche se fuori dal territorio in cui opera la struttura di Luana
- Anche gli altri asili privati, piccoli e grandi, si erano fatti fare il sito.
Che fare, ora?
Luana, come tutte le persone abituate a non piangersi addosso, ha subito cercato delle soluzioni. Un giorno incappa in un post su Facebook in cui si parla di un corso, da fare online, per trovare nuovi clienti, dedicato a chi ha una piccola attività e non ha particolari conoscenze tecniche e informatiche.
E’ scettica, ma si lascia convincere dall’utilizzo di parole semplici e poco tecniche, e dalla promessa che “sarebbe stata in grado, da sola, di creare un sistema per trovare, online e a basso costo, nuovi clienti per la sua piccola attività.”
L’investimento non è elevato, anche perché, per il solo sito, aveva speso più del doppio. Inoltre, le viene garantita la restituzione del denaro dopo 6 mesi, se non fosse riuscita ad avere risultati tali almeno da recuperare la cifra spesa.
Quando vede il grafico qui sotto, anziché spaventarsi, comprende che questa strategia poteva adattarsi anche al suo asilo in famiglia:
Si trattava, in pratica, di:
- Individuare il proprio pubblico di riferimento (genitori con bambini dai 0 ai 3 anni residenti nella prima cintura sud di Torino)
- Attirarli con delle campagne pubblicitarie su Google e su Facebook
- Farsi contattare sul suo sito
- Acquisire il cliente
Non doveva essere difficile e, in effetti, non lo fu.
Grazie al corso, infatti, si rifece, da sola, il sito, creando degli articoli particolari, che andavano ad aggiungersi alle classiche pagine: Chi siamo, dove siamo, contattaci. In questi articoli, chiarisce alcuni dubbi tipici dei suoi potenziali clienti. E, soprattutto, Luana impara a comunicare i suoi punti di forza, che sono:
- La flessibilità di orario
- La mensa interna con menu personalizzati
- Un ambiente piccolo e familiare
Realizza allora una pagina del suo sito nella quale enfatizza questi punti di forza. La pagina puoi trovarla a questo indirizzo:
http://www.asilonidonichelino.it/nido-in-famiglia/
Esattamente come viene spiegato nel corso, Luana comunica i suoi punti di forza (la sua idea differenziante), in ogni comunicazione, dal blog a Facebook.
Il secondo passo è stato quello di crearsi la pagina su Google MyBusiness. E’ gratis e ci vogliono pochi minuti, eppure chi le aveva realizzato il sito non gliene aveva neanche parlato.
Questa pagina si è posizionata molto bene su Google e molti genitori hanno contattato l’asilo di Luana proprio tramite la pagina Google My Business.
Il terzo passo, quello che richiede un piccolo sforzo aggiuntivo, è stato poi quello determinante per il successo dell’asilo:
la creazione di inserzioni su Google Adwords e su Facebook Ads.
Imparare a creare inserzioni su Google e su Facebook è stato piuttosto semplice, grazie ai video e alle guide presenti nel corso.
Inizialmente le inserzioni non riuscivano a raggiungere gli obiettivi che Luana si era preposta. Mancava qualcosa.
Mancavano i due ingredienti segreti per creare campagne di successo:
- Comunicare SEMPRE la tua idea differenziante, i tuoi punti di forza
- Utilizzare tecniche di scrittura persuasiva.
Nel corso, infatti, è presente una guida, che si chiama “Scrivere per vendere” che ti insegna, in poche pagine, cosa e come scrivere per attirare l’interesse di chi guarda le inserzioni.
Inoltre, Luana ha imparato dopo poco tempo a non parlare tanto del suo prodotto quanto dei suoi punti di forza. Chi cerca un asilo, infatti, non è interessato a 4 muri e un’insegnante ma a una sistemazione sicura, sana e formativa per i propri figli. Esattamente quel che Luana offre ai suoi clienti. Però occorreva comunicarlo con forza, anche per differenziarsi da tutti gli altri classici annunci.
Quelli che seguono sono alcuni degli annunci che Luana ha pubblicato su Google Adwords:
I risultati sono stati CLAMOROSI. Luana ha riempito tutti posti disponibili per il suo piccolo asilo e, ad un certo punto, si è trovata in difficoltà: a cosa serve aver appreso le tecniche per trovare nuovi clienti se la disponibilità di inserirne altri è limitata?
Luana ha deciso che valeva la pena spostare il suo nido in famiglia in una casa più grande che le avrebbe consentito di ospitare più bambini. E non solo: perché non sfruttare questa sua capacità di attirare nuovi clienti, e i nuovi spazi disponibili, organizzando corsi e attività collaterali per bambini? Corsi di lingua, di massaggio infantile e ludico educativi di vario genere?
Ovviamente, Luana lo ha fatto e lo sta facendo…
Se hai un sistema per acquisire clienti, il tuo lavoro diventa DAVVERO quello di diventare un vero imprenditore. Un vero imprenditore si occupa delle decisioni strategiche per la sua attività, ossia:
- Trovare nuovi clienti
- Aumentare i ricavi studiando nuovi servizi
La vita professionale di Luana è cambiata. Grazie all’apprendimento degli insegnamenti contenuti nel corso “+ Clienti”.
Luana ha dimostrato a se stessa, e a tanti suoi colleghi che hanno strutture immense nelle quali ospitano solo 2 o 3 bambini e si lamentano della crisi, di essere in grado di far prosperare una piccola impresa, contando solo sulle proprie forze. Senza arricchire sedicenti agenzie che ti promettono mari e monti e pretendono pagamenti immediati senza garantire risultati. Senza regalare soldi a nessuno.
Ho appreso la storia di Luana perché lei stessa me l’ha raccontata. Io le ho solo chiesto l’autorizzazione a pubblicarla, come dimostra l’immagine qui sotto.
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